

Corso di formazione inserito tra gli eventi di interesse nazionale del CONI per l'anno 2022
C.I.D. Member 29100
ART DIRECTOR M°ERMANNO CROCE
C.I.D. MEMBER 28288
Ciao Lucio
Tributo al grande poeta
C.I.D. Academy
C.I.D. Member 29100 Italy
Coreografie M°Serena Panatta
Scenografia Ciao Lucio, da stampare e portare ad ogni lezione in modo da segnarvi i vostri appunti di scena:
Scena 1- L’anno che verrà
Costumi e oggetti di scena:
per l’intro felpa con cappuccio nera, pantalone nero, paglieccetti modello circo truccati
ballerina classico con punte
ballerino tuta bianca
- Scorrono i Titoli di scena, sullo schermo mentre Lucio fa una delle sue variazioni famosissime, i vocalist sono posizionati sotto lo schermo sul fondo del palco, in block, alla fine della variazione entrano da destra e da sinistra gli umani, incappucciati nella loro assurdità , schizzati, cupi, dai movimenti veloci e schematici, da una parte all’altra del palco, per tornare ancora in scena e poi ancora e ancora…entra un pagliaccetto sorridente, curioso, che prova a fraternizzare, sorride, cerca di infilarsi tra le file, prova a giocare con chi cammina dispotico, cerca di regalare sorrisi ma poi sullo sfumare della musica tutto si ferma ed allora il pagliaccetto sposta gli ingombranti umani via dal palco, quasi a fare spazio all’emozione , gli umani indietreggiamo lentamente, e spariscono andando indietro dalle quinte laterali e parte il brano “L’anno che verrà” :
Caro amico ti scrivo, cosi mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano più forte ti scriverò …
Il pagliaccetto mima le emozioni del testo, mentre a destra entra una ballerina sulle punte danzando al centro del palco della metà sinistra e andando in block sull’ultima parola
Da quando sei partito c’è una grande novità
L’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va
Continua il pagliaccetto mimo, mentre a destra del palco entra in scena un ragazzo che sull’ultima parola va in block dopo passi di assolo classico
Si esce poco la sera compreso quando è festa
E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
Il pagliaccetto si avvicina alla ballerina in block e mima una chiacchierata con lei, per poi girarsi e fare la stessa cosa con il ballerino
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.
poi capisce che c’è qualcosa che non funziona e con un gran sorriso si mette fronte pubblico e per la terza volta mima la chiacchierata, divertendosi
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.
Entrano altri due pagliaccetti, scatenando la gioia del mimo che mima il testo
E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
entra un ballerino che svegliando la prima ballerina fa una presa e va in block
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
Entra una ballerina e fa la stessa cosa con il ballerino
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.
il pagliaccetto continua a mimare il testo seguito dai due complici
E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
escono i ballerini l’aria si fa triste, vanno via anche i due pagliaccetti e resta solo il primo
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità
si siede al centro del palco, solo e triste
In questa intro degli spettacoli passati, troverete alcuni spezzoni della camminata, del pagliaccetto, ma quello che vi prego di seguire con particolare interesse è l’espressione dei volti di tutti i protagonisti :cercate di allenare il vostro volto a muovere i suoi 72 muscoli per variare l’espressione a secondo delle emozioni che dovete raccontare.
https://www.youtube.com/watch?v=yjj84KED42A
Scena 2- attore -ANNO 1996:
Costumi e oggetti di scena:
Maggiordomo in smoking, con cilindro in testa
Seconda scena - un altro personaggio è il maggiordomo, che entra in scena per declamare quanto successo in quell'anno che scorre alle sue spalle, con spezzoni di telegiornali montati in un video di 45 secondi, nei quali entra, dice il suo “Buonasera”, sorride, ripete il “Buonasera” e esce di scena, con il suo passo particolare
IL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA E’ DISTRUTTO DA UN INCENDIO DOLOSO. IL 5 NOVEMBRE BILL CLINTON VIENE RIELETTO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA. LUCIO DALLA SEGNA LA SUA SVOLTA “POP” GRAZIE AL SINGOLO “CANZONE”
Scena 3- Canzone :
Costumi e oggetti di scena:
costumi tipo video
teatro danza – riproduciamo il video ufficiale sul palco, ovviamente nella nostra versione, per cui tutti i personaggi entrano avendo fatto partire il brano sul proprio telefonino, ovviamente senza audio ma in video, nel seguente ordine:
Non so aspettarti più di tanto
Ogni minuto mi dà
L'istinto di cucire il tempo
E di portarti di qua
donna con fazzoletto in testa
Ho un materasso di parole
Scritte apposta per te
E ti direi spegni la luce
Che il cielo c'è
violinista e tamburello
Star lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
Testa dura testa di rapa
Vorrei amarti anche qua
Nel cesso di una discoteca
O sopra il tavolo di un bar
due fidanzati che discutono animatamente
O stare nudi in mezzo a un campo
A sentirsi addosso il vento
Io non chiedo più di tanto
Anche se muoio son contento
due innamorati che corrono mano nella mano, lui si toglie la maglietta e rimane a dorso nudo
Star lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
tutti dal block si guardano e sorridono
Canzone cercala se puoi
dille che non mi perda mai
va' per le strade e tra la gente
diglielo veramente
e fanno un passo tipo tarantella
Io i miei occhi dai tuoi occhi
Non li staccherei mai
E adesso anzi me li mangio
Tanto tu non lo sai
Entra un giovane con dei fiori appassiti che guarda l’orologio come se aspettasse qualcuno
Occhi di mare senza scogli
Il mare sbatte su di me
Uno scippatore
Che ho sempre fatto solo sbagli
Ma uno sbaglio che cos'è
due ragazze che mimano un giro in vespa
Stare lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
un cameriere con vassoio
Canzone cercala se puoi
dille che non mi lasci mai
va' per le strade e tra la gente
diglielo dolcemente
torna la tarantella complice
E come lacrime la pioggia
Mi ricorda la sua faccia
Io la vedo in ogni goccia
Che mi cade sulla giacca
Giovane con mazzo di fiori appassiti protagonista
Stare lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
ammiccamenti vari
Canzone trovala se puoi
dille che l'amo e se lo vuoi
va' per le strade e tra la gente
diglielo veramente
non può restare indifferente
e se rimane indifferente
non è lei
e vai tarantella
Star lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
Star lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
Sul primo stare lontano tutti escono dal block, su stare senza di lei lentamente tutti con il braccio teso camminano verso il pubblico fino a fermarsi sul bordo del palco
Video https://www.youtube.com/watch?v=bQw20qntZLk
Scena 4 Cara
Passo a due
Scena 5-attore ANNO 1972:
IL 26 FEBBRAIO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIOVANNI LEONE, SCIOGLIE ANTICIPATAMENTE LE CAMERE DEL PARLAMENTO
ITALIANO. LO STESSO GIORNO NICOLA DI BARI VINCE LA 22° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO. ANCHE LUCIO DALLA
PARTECIPA AL FESTIVAL QUELL’ANNO CON “PIAZZA GRANDE”
Scena 6-PIAZZA GRANDE
Il pagliaccetto si toglie il cappello dalla testa e si siede, mentre torna slow motion la camminata degli umani
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
Sulle panchine in Piazza Grande
Ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è
Allora di colpo fa un a acrobazia e poi con un sorriso sbattendo gli occhi a cuoricino raccoglie il cappello e lo presenta per le offerte, ma la camminata diventa normale e lui ringrazia ugualmente
Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me
Gli innamorati in Piazza Grande
Dei loro guai, dei loro amori tutto so, sbagliati e no
Entrano i due fidanzati che discutono animatamente, posizionandosi a centro palco sul fondo lui si avvicina per ascoltare ma il ragazzo lo allontana e continua la sua discussione
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io
A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io
Tutti in block, Passi di contemporaneo del pagliaccetto, quasi a respirare l’emozione della piazza
Una famiglia vera e propria non ce l'ho
E la mia casa è Piazza Grande
A chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho
Entrano mamma e figli turisti, si fermano a destra del palco , per fare una foto e il pagliaccetto si mette accanto a loro, ma viene cacciato ancora
Con me di donne generose non ce n'è
Rubo l'amore in Piazza Grande
E meno male che briganti come me qui non ce n'è
Entra una donna affascinante con uno scialle ,si posiziona a sinistra, il paglieccetto le fa lo scherzo di rubare lo scialle, cacciato in malo dodo
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io
Avrei bisogno di pregare Dio
Ma la mia vita non la cambierò mai, mai
A modo mio quel che sono l'ho voluto io
Tutti in block, Passi di contemporaneo del pagliaccetto, quasi a respirare l’emozione della piazza
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
Sotto le stelle in Piazza Grande
E se la vita non ha sogni io li ho e te li do
Entra una comitiva di turisti, modello trenino, girano il palco guidati dal capogruppo, il pagliaccetto si accoda ma viene cacciato
E se non ci sarà più gente come me
Voglio morire in Piazza Grande
Tra i gatti che non han padrone come me attorno a me
Tutti in block, Passi di contemporaneo del pagliaccetto, quasi a respirare l’emozione della piazza
Ad intorno a me….tutti si svegliano sorridendo, come se il mondo fosse cambiato, come se fosse la vigilia di Natale e tutti fossero buoni, per cui la signora regala lo scialle, il gruppo si fa accompagnare all’uscita, la famigliola si fa la foto e i fidanzati lo ringraziano, il pagliaccetto felice balle con il suo scialle ed esce di scena
Scena 7-attore ANNO 1986:
NELLA NOTTE TRA IL 25 E IL 26 APRILE IL QUARTO REATTORE DELLA CENTRALE NUCLEARE DI CERNOBYL IN UCRAIANA ESPLODE PROVOCANDO UN DISASTRO AMBIENTALE DI DIMENSIONI PLANETARIE. SILVIO BERLUSCONI ACQUISTA LA SQUADRA DI CALCIO DEL MILAN MENTRE A NAPOLI LA CORTE D’APPELLO ASSOLVE IL PRESENTATORE TELEVISIVO ENZO
TORTORA INGIUSTAMENTE DETENUTO PER ASSOCIAZIONE CAMORRISTICA E TRAFFICO DI DROGA. DUE ANNI DOPO
ENZO TORTORA GRAVEMENTE MALATO MUORE, SOTTOLINEANDO UNO DEI CASI DI MALA GIUSTIZIA PEGGIORI DELLA STORIA ITALIANA. E LUCIO CANTA “CARUSO”
Scena 8- CARUSO – assolo
Scena 9 - attore ANNO 1990:
NELSON MANDELA, PRINCIPALE LEADER DELLA LOTTA CONTRO L’APARTHAID, VIENE LIBERATO DOPO 28 ANNI DI DETENZIONE. VIENE LANCIATO IL TELESCOPIO SPAZIALE HUBLE CHE ANCORA OGGI CI INVIA LE SUE PREZIOSE IMMAGINI. IL 2 SETTEMBRE L’ASSEMBLEA DELLE NAZIONI UNITE APPROVA LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E LUCIO CANTA “ATTENTI AL LUPO”
Scena 10-ATTENTI AL LUPO
Anche qui portiamo in scena la nostra interpretazione del video ufficiale , per cui entriamo da destra fondo palco, modello pantera rosa
https://www.youtube.com/watch?v=kFfhBX7ET-4
C'è una casetta piccola così
Con tante finestrelle colorate
E una donnina piccola così
Con due occhi grandi per guardare
E c'è un omino piccolo così
Che torna sempre tardi da lavorare
E ha un cappello piccolo così
Con dentro un sogno da realizzare
E più ci pensa
Più non sa aspettare
Amore mio non devi stare in pena
Questa vita è una catena
Qualche volta fa un po' male
Guarda come son tranquilla io
Anche se attraverso il bosco
Con l'aiuto del buon Dio
Stando sempre attenta al lupo
Attenti al lupo
Attenti al lupo
Living together
Living together
Laggiù c'è un prato piccolo così
Con un gran rumore di cicale
E un profumo dolce e piccolo così
Amore mio è arrivata l'estate
Amore mio è arrivata l'estate
E noi due qui distesi a far l'amore
In mezzo a questo mare di cicale
Questo amore piccolo così
Ma tanto grande che mi sembra di volare
E più ci penso più non so aspettare
Amore mio non devi stare in pena
Questa vita è una catena
Qualche volta fa un po' male
Guarda come son tranquilla io
Anche se attraverso il bosco
Con l'aiuto del buon Dio
Stando sempre attenta al lupo
Attenti al lupo
Attenti al lupo
Living together
Living together
Living together
Living together
Living together
Living together
Living together
Attenti al lupo
Attenti al lupo
Scena 11- Pagliaccetto
DOMENICO SPUTO: Domenico… anzi, Commendator Domenico Sputo. Eppure a Bologna tutti sanno che
al civico 15 dello storico Palazzo Fontana ci abiti tu . E’ una di quelle cose irriverenti e ironiche che hai fatto sempre per dimostrare che la vita in fondo è un po’ un videogame, che non cambia mai, che va presa con leggerezza, che bisogna sorridere della propria vita, dei propri problemi. Infatti i tuoi cugini lo stanno facendo perché a suon di avvocati e di denunce stanno cercando di accaparrarsi l’eredità che hai lasciato … E questi mica scherzano eh eh…
Tutti sti soldi… a discapito del tuo compagno che forse era la persona che più doveva ricevere la tua eredità. Ma
… ma la vita è così vedi… io mi sono informato e ti posso dare un consiglio… pensa che la cassazione ha detto uno sputo non è reato, uno non è reato… il problema è che tu caro Domenico ce ne hai uno, quelli so cinque e si mette male la storia perché se c’è uno sputo e quelli so cinque o li fai abbracciare tutti…
Scena 12- attore
ANNO 1979: NEVICA PER MEZZ’ORA NEL DESERTO DEL SAHARA, SADDAM HUSSEIN INIZIA A SPAVENTARE IL MONDO, PIETRO MENNEA VINCE LA MEDAGLIA D’ORO NEI 200 METRI PIANI E LUCIO CI REGALA ANNA E MARCO. E BUONASERA.
Scena 13- ANNA E MARCO –
Anna come sono tante
Anna permalosa
Sull’intro entra Anna Permalosa, piena di speranze e sogni e poi risentita e offesa, delusa
Anna bello sguardo
Sguardo che ogni giorno perde qualcosa
Entra Anna bello sguardo, prima sinuosa e poi delusa, sola
Se chiude gli occhi lei lo sa
Stella di periferia
Anna coi tacchi alti, si toglie le scarpe e si rattrista
Anna con le amiche
Anna che vorrebbe andar via
Anna e la sua amica, entrano discutendo e poi si dividono
Marco grosse scarpe e poca carne
Marco cuore in allarme
Con le Anne in block entrano i Marco, modello grease, si guardano intorno, ridono
Con sua madre e una sorella
Poca vita, sempre quella
Decidono di giocare allo schiaffo del soldato
Se chiude gli occhi lui lo sa
Lupo di periferia
Il primo Marco si mette sotto
Marco col branco
Marco che vorrebbe andar via
Vanno in block mentre danno lo schiaffo
E la luna è una palla ed il cielo è un biliardo
Quante stelle nei flippers, sono più di un miliardo
Entra il pagliaccetto, con due pagliaccette al seguito, ammicanti, complici
Marco dentro a un bar non sa cosa farà
Poi c'è qualcuno che trova una moto e si può andare in città
Anna bello sguardo, non perde un ballo
Marco che a ballare sembra un cavallo
In un locale che è uno schifo
Poca gente che li guarda, c'è una checca che fa il tifo
I pagliaccetti spostano i Marco e le Anne, come se volessero cambiargli in futuro, disegnare un nuovo presente, correggono le espressioni, si divertono
Ma dimmi tu dove sarà
Dov'è la strada per le stelle
Mentre ballano
Si guardano e si scambiano la pelle e cominciano a volare
Con tre salti sono fuori dal locale
Con un'aria da commedia americana
Sta finendo anche questa settimana
Ma l'America è lontana
Dall'altra parte della luna
Che li guarda e anche se ride
A vederla mette quasi paura
I pagliaccetti preparano la magia
E la luna, in silenzio, ora si avvicina
Con un mucchio di stelle cade per strada
Luna che cammina, luna di città
Poi passa un cane che sente qualcosa, li guarda, abbaia e se ne va
I pagliaccetti soffiano la polvere magica
Anna avrebbe voluto morire
Tre movimenti indietro
Marco voleva andarsene lontano
Tre movimenti indietro
Qualcuno li ha visti tornare
Sono tutti nella posizione iniziale, si svegliano, si guardano
Tenendosi per mano
Escono abbracciati , lasciando i pagliaccetti felici a centro palco, in terra, stile marionette
Scena 14- ANNO 1980:
LUCIO DALLA DURANTE UN TOUR IN GERMANIA RIMANE COLPITO DAL MURO CHE, DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE, CONTINUA A DIVIDERE BERLINO EST DA BERLINO OVEST E PENSANDO A UNA STORIA D’AMORE TRA DUE RAGAZZI AL DI QUA’ E AL DI LA’ DEL MURO SCRIVE “FUTURA”
Scena 15- FUTURA- coreografia
Scena 16 - 4 MARZO - coreografia
Scena 17- ANNO 1980:
E’ UN ANNO TRISTE PER L’ITALIA… IL 2 AGOSTO LA CITTA’ DI BOLOGNA VIVE LA SUA GIORNATA PIU’ NERA A CAUSA DI UN ATTO TERRORISTICO GRAVISSIMO, ALLA STAZIONE CENTRALE, DEI MILITANTI DI ESTREMA DESTRA FANNO ESPLODERE UNA BOMBA… IL 23 NOVEMBRE INVECE UN TERREMOTO DISASTROSO RADE AL SUOLO L’INTERA IRPINIA… LUCIO DALLA CANTA “BALLA BALLA BALLERINO”
Scena 18- BALLA BALLA BALLERINO – assolo
Scena 19- Attore - INTERVENTO CARO AMICO
Ciao Lucio, qualche giorno fa mi hai detto “Caro amico, parto per un bel tour e sono molto felice!”
Visto che sei in tour Lucio, mi piacerebbe non ti dimenticassi di tornare, per continuare a sperimentare e a stupirci
. Vorrei non ti dimenticassi di ritornare per il Bologna, per la Virtus, per la tua citta’ e per le persone alle quali hai dato stimoli, fiducia, lavoro, gioia e serenità. Mi piacerebbe non ti dimenticassi di tornare per condividere i sogni e il talento delle persone alle quali hai creduto, per le persone alla quali hai dato tanto e da sempre.
Se puoi… non dimenticarti di tornare per chi ama la tua arte, il tuo innato bisogno di dare e per tutti quelli che ti amano e ti vogliono bene per come sei.
Le tue canzoni, anche quelle più intime e particolari, sono già parte della nostra vita! Buon tour Lucio e grazie per l’esempio di vita che sei, per me e per tantissimi altri.
Mi manchi!
Ciao Lucio !
Scena 20 – ciao – coreografia - Teatro danza
Scena 21- NANI – assolo
Scena 22 - LA SERA DEI MIRACOLI – teatro danza
È la sera dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Con la bocca fa a pezzi una canzone
È la sera dei cani che parlano tra di loro
Della luna che sta per cadere
E la gente corre nelle piazze per andare a vedere
Entra un ubriaco e la sua bottiglia
Questa sera così dolce che si potrebbe bere
Da passare in centomila in uno stadio
Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio
Anzi la manda in onda
Tanto nera da sporcare le lenzuola
È l'ora dei miracoli che mi confonde
Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde
Entra un tifoso che è solo fuori dallo stadio e ascolta la partita
Si muove la città
Entrano le anime coreografia
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuola
Entra una signora con la borsetta e un ladro dietro di lei e due fidanzati sul lato opposto che l’avvertono del possibile scippo
Ci sono anche i delinquenti
Non bisogna avere paura ma stare un poco attenti
A due a due gli innamorati
Sciolgono le vele come i pirati
Vanno in block, entrano le anime coreografia
E in mezzo a questo mare
Cercherò di scoprire quale stella sei
Perché mi perderei
Se dovessi capire che stanotte non ci sei
Uscita a canone dal block
È la notte dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Ha scritto una canzone
Lontano una luce diventa sempre più grande
Nella notte che sta per finire
E la nave che fa ritorno
Per portarci a dormire
Anime e coreografia
Scena 23 – VITA – coreografia
Scena 24 – SE IO FOSSI UN ANGELO teatro danza telefonini
Se io fossi
Un angelo
Chissà cosa farei
Alto biondo
Invisibile
Che bello che sarei
E che coraggio avrei
Sfruttandomi
Al massimo
È chiaro
Che volerei
Zingaro, libero
Tutto il mondo
Girerei
Andrei in Afghanistan
E più giù in
Sud Africa
A parlare con
L'america
E se non
Mi abbattono
Anche coi russi
Parlerei
Angelo
Se io fossi un
Angelo
Con lo sguardo
Biblico
Li fisserei
Vi do' due ore
Due ore al massimo
Poi sulla testa
Vi piscerei
Sui vostri traffici
Sui vostri dollari
Sulle vostre belle
Fabbriche
Di missili
Se io fossi un
Angelo
Non starei mai
Nelle processioni
Nelle scatole
Dei presepi
Starei seduto
Fumando una Marlboro
Al dolce fresco
Delle siepi
Sarei un buon angelo
Parlerei con Dio
Gli ubbiderei
Amandolo a modo mio
A modo mio
Gli parlerei
A modo mio
E gli direi
I potenti
Che mascalzoni
E tu cosa fai
Li perdoni
Ma allora
Sbagli anche tu
Ma poi non
Parlerei più
Un angelo
Non sarei più un
Angelo
Se con un calcio
Ti buttano giù
Al massimo
Sarei un diavolo
E francamente
Questo non mi và
Ma poi l'inferno
Cos'è?
A parte il
Caldo che fà
Non è poi
Diverso da qui
Perché io sento che
Son sicuro che
Io so che
Gli angeli
Sono milioni di
Milioni
E non li vedi
Nei cieli
Ma tra gli uomini
Sono i più poveri
E i più soli
Quelli presi
Tra le reti
E se tra gli uomini
Nascesse ancora Dio
Gli ubbiderei
Amandolo a modo mio
A modo mio
A modo mio
A modo mio
Scena 25 – MONTREAUX
Ma si’, è la vita che finisce, ma lui non ci pensò poi tanto, anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto >>. Lucio come Caruso. Lucio su “una vecchia terrazza” davanti al lago di Ginevra, ad ammirare l’ultimo tramonto della sua vita, il 29 febbraio 2012, giorno precedente alla sua improvvisa quanto inattesa scomparsa. Lucio quasi di spalle mentre guarda rapito il cielo di Montreux, attraversato dalle scie bianche degli aerei, prima di affrontare entusiasta il suo ultimo concerto. il paesaggio sospeso e quasi irreale, coi monti innevati lontani, la quieta fissità dell’acqua
e il silenzio degli alberi spogli, è anche ciò che Lucio ha visto il giorno dopo, in quel tremendo mattino che ha privato tutti quanti della sua irresistibile simpatia, del suo geniale talento, della sua anima grande.
Lucio ha “salutato” tutti nella maniera che, se avesse potuto, avrebbe di sicuro scelto, senza alcun dolore, senza alcun preavviso, quasi con un battito di ciglia, quasi con uno sbadiglio.
Quella triste mattina ha regalato un ultimo, tenero sorriso, prima di chiudere dolcemente gli occhi e volare via lontano, in perfetto “stile Dalla”.
Così se n’è andato. Sorridendo felice in un mattino di sole. Il suo entusiasmo era decisamente contagioso, travolgente, irresistibile: amava giocare di continuo, per paura di annoiarsi e di non vivere tutto abbastanza.
Sorprendere, intrigare e spiazzare, è quello che in tantissimi anni di carriera ha cercato ed è riuscito a fare. Rinascere diverso, nuovo, mai simile a se stesso. Di tutti e di nessuno nello stesso tempo. Imprendibile, come l’eterno mistero della
vita…
Scena 26-le rondini- palloncini saluti
